martedì 25 novembre 2014

Carolina Turroni - L’ANIMA STUPRATA -

25 NOVEMBRE- GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - post N. 2 " la violenza emotiva "
L’ANIMA STUPRATA
“ Mi dispiace, dottore…. Mi dispiace, mi dis...piace “ dicevo piangendo.
-“ Smettila di dire che ti dispiace, è solo sangue… Fammi lavorare “ diceva facendo il punto delle lacerazioni.
Le lacerazioni della carne fanno male, ma poi la carne cicatrizza e dimentica. Le lacerazioni dell’anima non cicatrizzano e non si dimenticano.
E’ stato in quel momento che ho realizzato che ero in trappola , che il tuo modo di fare era sbagliato ma non potevo dimostrarlo, che da te sarei uscita annullata .
Le donne sono forti, hanno un grandissimo senso del dovere, una coscienza, un rigore incredibile. Ma nessuno deve supplicare per essere trattato con cura, nessuno deve implorare un riguardo doveroso , nessuno deve sentirsi uno scarto.
Mi affamavi , a chiedere ero sempre io, nonostante fosse terribile ogni volta. Non c’era in te nessunissimo segno di desiderio, solo una mera azione meccanica senz’anima e senza garbo.
“ Non so che cosa devo fare. Non riesco a capire cosa si deve dire, cosa devo toccare. “
Eri ovunque tranne lì. Mostravi il tuo distacco, lo stesso distacco emotivo che avevi verso l’intera umanità.
Non ci sei mai stato per nessuno tranne te. Non hai mai amato nessuno tranne te e forse non hai mai amato neanche te, perché amare costa impegno, volontà, desiderio e di nessuna di queste tre cose hai mai conosciuto il significato.
Da quel letto sono sempre scesa piangendo. Non per la vergogna, ma per l’umiliazione.
Mi sono sentita di tutto, ma di certo mai una donna.
Perché non si è donne solo perché si nasce femmine , così come non si è uomini solo perché si nasce maschi.
Tutto si supera, se lo si vuole. Non c’è mancamento, menomazione, defaillance, impedimento fisico che tenga, se c’è il desiderio. Perché tutto parte dalla testa, l’erotismo e la voglia sono in uno sguardo prima ancora che tra le gambe : quello è solo un dettaglio, ma il corpo non sente piacere se la mente chiude.
E la mia mente chiudeva per difendersi dalla pochezza umana e ogni giorno seppellivo la Donna sotto la terra dell’aridità di cuore. Sepolta viva la dignità ! Sepolta viva la femminilità ! Sepolta viva la sicurezza ! Sepolta viva l’autostima già abbastanza provata !
Scuse chieste senza convinzione, mentre finivo i miei pianti sentendoti russare.
Non mi hai mai chiesto “ cosa pensi “, men che meno un “ cosa provi”.
Perché tu non provavi nulla, credendo che fosse così per tutti, ignorando completamente che la tua era un’anomalia emotiva che distruggeva chiunque ti vivesse accanto, privandolo di ogni gioia di vivere e facendolo sentire sempre sbagliato, in colpa, non abbastanza.
Prendere qualcuno e invece di averne cura , spegnerlo ogni giorno fino a che non è più vita ma una morte ante tempore, è un crimine . Soffocare ogni bisogno emotivo è un assassinio, è uccidere impunemente : apparentemente non c’è un cadavere, mentre il cadavere è semplicemente mascherato , nascosto dentro ad una donna che fa finta di vivere, spesso per i figli.
Nessuno ha il diritto di stuprare l’anima di qualcuno.
Perché quell’anima non sarà mai più la stessa.
E in qualsiasi altre braccia si troverà ad essere, anche se fossero le più amorevoli del mondo, si sentirà sempre paurosa, a disagio e sotto sotto penserà che nessuno possa davvero amarla.

Ora mi sei lontanissimo dal cuore. Non sono capace di odiare. Non fa parte della mia natura.
Posso solo accogliere chi ha sofferto nella carne e nello spirito.
Chi conosce la malattia del corpo ed il dolore dell’anima.
Perché anche se non sono più Donna, sono sempre e comunque Caverna, dove possono trovare riparo le anime stuprate.
Carolina Turroni

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