sabato 20 dicembre 2014

VOGLIO CHE LA VITA MI TOCCHI.....Alda Merini

VOGLIO CHE LA VITA MI TOCCHI.....
Non ho intorno che un senso di buio e di incertezza.
L’inquietudine è soverchia. Paralizza persino i miei movimenti.
E ciò non...ostante, credo che dentro questo buio troverò una via d’uscita.
Tendo l’orecchio ai possibili rumori, ai suoni, al disegno dell’alba. Ma nulla che venga a travolgermi, a coinvolgermi.
Il mio guscio deve essere di durissimo osso, impenetrabile.
E allora mi accoccolo per terra, vinta, ma con il proposito di tornare a combattere. Questa non è che una pausa; non può essere che una pausa segreta.
Io voglio che la vita mi tocchi, che mi dia i suoi contatti.

Alda Merini

giovedì 18 dicembre 2014

Alda Merini - Pochi sanno che la rosa ha sete

Pochi sanno che la rosa ha sete
e pensano che Dio l'abbia creata per loro,
la mettono sul seno
di vecchie baldracche
e la lasciano morire nell'ombra.
L'amatore stacca la rosa
e la regala ad un'altra
e pensa di farle un dono.
La rosa muore di malinconia,
diventa un gambo
ed a lungo andare un chiodo.
Così verrà un giorno
che il mondo sarà pieno di chiodi
perché nessuno ha dato
da bere alla rosa.
Così quando io scrivo i miei versi
tu credi di meritarli
e li metti sulla punta d'uno spillo
e li doni a una stupida ragazza.

martedì 16 dicembre 2014

Alda Merini - Ascoltavo la pioggia....


Ascoltavo la pioggia...
domandare al silenzio
quale fragile ardore
sillabava e moriva.
L'infinito tendeva
ori e stralci di rosso
profumando le pietre
di strade lontane.
Mi abitavano i sogni
odorosi di muschio
quando il fiume impetuoso
scompigliava l'oceano.
Ascoltavo la pioggia
domandare al silenzio
quanti nastri di strade
annodavano il cuore.
E la pioggia piangeva
asciugandosi al vento
sopra tetti spioventi
di desolati paesi.


lunedì 15 dicembre 2014

Wisława Szymborska - Come distinguere il tutto dal vuoto?

Come distinguere il tutto dal vuoto?
Sono qui un istante, un solo minuto
non saprò del dopo, non l’avrò vissuto.
Dirò addio alle viole nel viaggio affrettato.
Pur la più piccola – è una spesa folle
fatica di stelo, e il petalo, e il pistillo
una volta, da mai, a caso sulla Terra
sprezzante e precisa, fragile e altera.

mercoledì 10 dicembre 2014

A Merini - Assetato di baci -

Solo vorrei
che tu guardassi il luogo
della penombra dove ancora vivo
e vi versassi qualche linimento
……………...
A Merini da “Assetato di baci “


V. Woolf - Si sentiva molto giovane......

Si sentiva molto giovane;
e al tempo stesso indicibilmente vecchia.
Affondava come una lama nelle cose;
e al tempo stesso ne rimaneva fuori, osservava.
...
Aveva l’impressione costante di essere lontana, lontanissima, in mare aperto,
e sola.
V. Woolf

sabato 6 dicembre 2014

Fabrizio De André - Suzanne -

E tu vuoi viaggiarle insieme,
vuoi viaggiarle insieme ciecamente,
perché sai che le hai toccato il corpo…
il suo corpo perfetto con la mente.”
— Suzanne, Fabrizio De André

venerdì 5 dicembre 2014

Alda Merini - da "L'anima innamorata"

Lui non sapeva che nel tempo col filo dei miei dolori avevo ricucito il corpo, e che era nuovo come quello di Venere: non cercò nulla del mio passato, si attenne al divenire delle foglie, e fece di me un inverno.

Vojtěch Hynais - inverno

Alda Merini - Volarono via di qui molte facce...

Volarono via di qui molte facce
e molti sguardi si chiusero nelle serrature,
molti vivono solo in una parola di ferro
e qualcuno si ghiaccia nudo
seduto su un ricordo,
gli amori son tutti stampati dalla polvere.
Si costruiscono case
che sono solo avventure fallite.
L’amore è un soffitto senza lucernario
dove qualcuno canta la notte vuota
e si continua a vivere
solo perché qualcuno ancora ci ricorda.

mercoledì 3 dicembre 2014

Alda Merini - Amo i colori.....

Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale, spiegazione umilissima e sovrana dei cosmici "perché" del mio respiro."

Alda Merini - Eppure in questo inverno...


Eppure in questo inverno...
è fiorito il mio amore.
Non so perché
da una cieca palude
mi sorveglino mille occhi.
Sul mio dolore
non ho mai pianto,
è diventato la voce segreta
del mio amore per Dio.

martedì 2 dicembre 2014

Carolina Turroni - Avrei voluto che tu fossi stato il primo......

Avrei voluto che tu fossi stato il primo.
Non per farmi donna, aprendo le carni.
Ma per scoprirmi donna, aprendomi l’anima.
L’unico pilota in grado di ridare volo
a quella farfalla di piombo che chiamo cuore.
...
Ho voluto che bevessi dal mio seno, letteralmente.
Immaginando di averti appena tolto dal ventre
come si leva una perla dall’ostrica, d’acqua e di sale.
Per sapere cos’è, dopo aver partorito una vita
poter partorire anche un amore.
Sono un traliccio che ulula in un pomeriggio di vento.
Voglio bruciare in un fulmine di vita, io che non ho vita.
Per questo ho scelto te , che dei sapori della vita sei pieno.
Ed il fulmine di un tuo bacio, che brucia di miele.
Avrei voluto che tu fossi stato il primo.
Che mi avessi tenuto la mano, quando avevi paura.
Che avessi dischiuso le labbra, per chiamarmi Vita.
Tu che sei il mio sorriso e il mio coraggio.
Non sei stato il primo.
Ma l’unico che abbia mai voluto davvero.
Carolina Turroni @2012 – diritti riservati
Stasera la dedico a me.... alla bambina nella neve, al passero che si posa sul filo spinato , alla donna Guernica . E mi faccio una faticosa , necessaria , carezza.

Alda Merini - Vorrei raccontarti una vecchia favola....

Vorrei raccontarti una vecchia favola
che sembra vera
e che notte tempo
vengo a salvarti
e tremo perché ho paura...
che tu mi veda....
Sono io il dio Amore
che di notte mette le ali
e ti guardo a lungo dormire
e non pensi.
Sono più gelosa del tuo sonno
che di quando vivi disordinatamente
aprendo duemila porte che non ti sanno vedere.
Ma la sera io sono un lumino che tu non vedi
e sto lì tutta la notte
come la morte,
e tu hai paura di dormire solo.
Alda Merini

Alda Merini - Di notte.. mentre dormo o tento di dormire.....

Di notte.. mentre dormo o tento di dormire.....
con le mie mani calde.. io tocco le lenzuola.. e vorrei una presenza che mi colmasse il cuore..
Invece è solo buio.. e ho paura del giorno.. e invece è solo sera.. e tremo del mattino..
Ma di notte ti vedo.. genuflesso al mio lato.. e hai l incandescenza della stella cometa ...

mercoledì 26 novembre 2014

La parola è amore

La parola è amore.
Quando uno dice: "Sono assetato d'amore" vuol dire che è anche assetato di cultura. La poesia è amore, perchè chi la scrive vuole ammansire gli altri, addolcirli, renderli meno irti.
Alda Merini

Alda Merini - ... la mia religiosità è molto pagana.. pagana e gaudente..

... la mia religiosità è molto pagana.. pagana e gaudente..
Mi sono sempre comportata da grande peccatrice e non mi sono mai pentita..
Non vado in chiesa a mormorare.. d altra parte le chiese sono sempre vuote.. non prego..
Ma credo che Dio sia qui con me.. ne avverto la presenza.. annuso il suo odore.. sento dentro di me la pace divina ..

martedì 25 novembre 2014

Carolina Turroni - L’ANIMA STUPRATA -

25 NOVEMBRE- GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE - post N. 2 " la violenza emotiva "
L’ANIMA STUPRATA
“ Mi dispiace, dottore…. Mi dispiace, mi dis...piace “ dicevo piangendo.
-“ Smettila di dire che ti dispiace, è solo sangue… Fammi lavorare “ diceva facendo il punto delle lacerazioni.
Le lacerazioni della carne fanno male, ma poi la carne cicatrizza e dimentica. Le lacerazioni dell’anima non cicatrizzano e non si dimenticano.
E’ stato in quel momento che ho realizzato che ero in trappola , che il tuo modo di fare era sbagliato ma non potevo dimostrarlo, che da te sarei uscita annullata .
Le donne sono forti, hanno un grandissimo senso del dovere, una coscienza, un rigore incredibile. Ma nessuno deve supplicare per essere trattato con cura, nessuno deve implorare un riguardo doveroso , nessuno deve sentirsi uno scarto.
Mi affamavi , a chiedere ero sempre io, nonostante fosse terribile ogni volta. Non c’era in te nessunissimo segno di desiderio, solo una mera azione meccanica senz’anima e senza garbo.
“ Non so che cosa devo fare. Non riesco a capire cosa si deve dire, cosa devo toccare. “
Eri ovunque tranne lì. Mostravi il tuo distacco, lo stesso distacco emotivo che avevi verso l’intera umanità.
Non ci sei mai stato per nessuno tranne te. Non hai mai amato nessuno tranne te e forse non hai mai amato neanche te, perché amare costa impegno, volontà, desiderio e di nessuna di queste tre cose hai mai conosciuto il significato.
Da quel letto sono sempre scesa piangendo. Non per la vergogna, ma per l’umiliazione.
Mi sono sentita di tutto, ma di certo mai una donna.
Perché non si è donne solo perché si nasce femmine , così come non si è uomini solo perché si nasce maschi.
Tutto si supera, se lo si vuole. Non c’è mancamento, menomazione, defaillance, impedimento fisico che tenga, se c’è il desiderio. Perché tutto parte dalla testa, l’erotismo e la voglia sono in uno sguardo prima ancora che tra le gambe : quello è solo un dettaglio, ma il corpo non sente piacere se la mente chiude.
E la mia mente chiudeva per difendersi dalla pochezza umana e ogni giorno seppellivo la Donna sotto la terra dell’aridità di cuore. Sepolta viva la dignità ! Sepolta viva la femminilità ! Sepolta viva la sicurezza ! Sepolta viva l’autostima già abbastanza provata !
Scuse chieste senza convinzione, mentre finivo i miei pianti sentendoti russare.
Non mi hai mai chiesto “ cosa pensi “, men che meno un “ cosa provi”.
Perché tu non provavi nulla, credendo che fosse così per tutti, ignorando completamente che la tua era un’anomalia emotiva che distruggeva chiunque ti vivesse accanto, privandolo di ogni gioia di vivere e facendolo sentire sempre sbagliato, in colpa, non abbastanza.
Prendere qualcuno e invece di averne cura , spegnerlo ogni giorno fino a che non è più vita ma una morte ante tempore, è un crimine . Soffocare ogni bisogno emotivo è un assassinio, è uccidere impunemente : apparentemente non c’è un cadavere, mentre il cadavere è semplicemente mascherato , nascosto dentro ad una donna che fa finta di vivere, spesso per i figli.
Nessuno ha il diritto di stuprare l’anima di qualcuno.
Perché quell’anima non sarà mai più la stessa.
E in qualsiasi altre braccia si troverà ad essere, anche se fossero le più amorevoli del mondo, si sentirà sempre paurosa, a disagio e sotto sotto penserà che nessuno possa davvero amarla.

Ora mi sei lontanissimo dal cuore. Non sono capace di odiare. Non fa parte della mia natura.
Posso solo accogliere chi ha sofferto nella carne e nello spirito.
Chi conosce la malattia del corpo ed il dolore dell’anima.
Perché anche se non sono più Donna, sono sempre e comunque Caverna, dove possono trovare riparo le anime stuprate.
Carolina Turroni

lunedì 24 novembre 2014

Herman Hesse, "Knulp, storie di un vagabondo"

Due persone possono andare d'accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine.
Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto
e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro senza abbandonare la sua radice,
cosa peraltro impossibile. I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme
perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente ...
perché il seme giunga nel posto giusto;
tocca al vento che va e viene come vuole. 

 Herman Hesse, "Knulp, storie di un vagabondo"

S. Plath - Perché non posso provare vite diverse......

Perché non posso provare vite diverse, come se fossero vestiti, per vedere quale mi sta meglio e mi dona di più?
S. Plath

Alberto Bevilacqua - amore convinciti, è una sera].....

[... amore convinciti, è una sera]
... amore, convinciti, è una sera
come le altre,
ci faremo luce insieme,...
ora, fra poco,
dovrò
pur ritrovarla la lampada.
Era qui
solo un eterno fa.
Amore, il gioco
- aspetta, abbi pazienza -
sta per ricominciare: nessuna
assenza, manchi solo tu,
cosa vuoi
che sia, un'inezia

Alberto Bevilacqua [1988]

giovedì 20 novembre 2014

Lev Tolstoj - Amore

“Sentiva tutto il tormento della posizione sua e di quella di lei, l’imbarazzo creato dalla necessità, esposti com’erano agli occhi del mondo, di dover nascondere il loro amore, e di mentire e di ingannare, di dover usare mille astuzie e doversi preoccupare continuamente degli altri, mentre la loro passione era così grande che per entrambi null’altro v’era al di fuori del loro amore.”                                  

M.Quintana - Alla fine scoprirai che le cose più leggere.....

Alla fine scoprirai che le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via
un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfoglia...re un libro di poesie
l'odore stesso che aveva un giorno il vento.

        

Louis Malle - C’è un filo rosso ......

C’è un filo rosso
che unisce chi non si è mai
conosciuto,
...
che ci lega a qualcuno
che forse incontreremo domani.
C’è un filo rosso che guida
e incrocia i nostri destini,
e ci porta ad amare a prima vista
lo sconosciuto che è nella nostra vita
da sempre

venerdì 14 novembre 2014

Henri Michaux -

Ho sette o otto sensi.
Uno tra essi: il senso della mancanza.
(Henri Michaux)

Antonia Pozzi - Un'altra sosta

Appoggiami la testa sulla spalla:
ch'io ti carezzi con un gesto lento,
come se la mia mano accompagnasse
una lunga, invisibile gugliata.
Non sul tuo capo solo:...
su ogni fronte che dolga
di tormento e di stanchezza
scendono queste mie carezze cieche,
come foglie ingiallite d’autunno
in una pozza che riflette il cielo.

Antonia Pozzi - Un'altra sosta

Alda Merini - da L'anima innamorata

A volte succedono cose strane ,
un incontro, un sospiro,
un alito di vento,...
che suggerisce nuove avventure
della mente e del cuore .
Il resto arriva da solo
nell'intimità dei misteri del mondo.

Tratto dall'anima innamorata di Alda

Alda Merini - Se mai io scomparissi....

Se mai io scomparissi
presa da morte snella,
costruite per me
il più completo canto della pace!
Ché, nel mondo, non seppi...
ritrovarmi con lei, serena, un giorno.
Io non fui originata
ma balzai prepotente
dalle trame del buio
per allacciarmi ad ogni confusione.
Se mai io scomparissi
non lasciatemi sola;
blanditemi come folle!

- Alda Merini -

Pedro Salinas - Ti guardavo alla luce dei baci.....

Ti guardavo alla luce dei baci
vergini che mi hai dato,
e tempi e spume
...
e nubi e amori perduti furono salvi.
Se da me fuggirono un giorno,
non fu per morire nel nulla.
In te continuavano a vivere.
Ciò che io chiamavo oblio
eri tu
  Pedro Salinas

Amore e Psiche


..Psiche però, nell’attimo in cui Amore spiccò il volo, riuscì ad afferrarsi con tutte e due le mani alla sua gamba destra e a restarvi attaccata, inerte peso, compagna del suo altissimo volo fra le nubi, finché, stremata, non si lasciò cadere al suolo...
Apuleio, Metamorfosi, ll sec.d.C.

Miranda Galati - Disastri che annegano vigilie d'alba.....

Disastri che annegano vigilie d'alba
al suono di pensieri in frantumi aerei
Scomunica di un'eresia senza approdo
che l'uragano trasformerà in tempesta
...
Cieli senza sogno
I tuoi occhi sono come due lune spente
arcobaleni muti di un sole in fuga
che le parole rendono pozzi inceneriti
Miranda Galati

Alda Merini - C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte....

C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età.
Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.
Alda Merini

Carolina Turroni - da " Gli anni prima del vivere "

" Tu hai mal giudicato la pioggia " - gli diceva carezzandogli piano il dorso della mano- " per questo non l'ami .
La credi malinconica e perdente, mentre essa è incredibilmente audace ."
- " Come può essere audace la pioggia ? " - le rispondeva lui con un mesto sorriso.
" Certo che lo è ! Non teme di cadere !
Di quanti uomini si può dire lo stesso ? ...
L'essere umano ha una tremenda paura di cadere !
Forse dovremmo essere audaci, come la pioggia e non temere la caduta. In fondo, cadere ogni tanto è sempre meglio che essere aridi ".

Carolina Turroni
da " Gli anni prima del vivere "

martedì 28 ottobre 2014

Alda Merini - Sono stata sorpresa mentre rubavo la vita....

sono stata sorpresa
mentre rubavo la vita,
buttata fuori
dal mio desiderio d’amore.
Io come voi...
non sono stata ascoltata
e ho visto le sbarre del silenzio
crescermi intorno e strapparmi i capelli.
Io come voi
ho pianto, ho riso e ho sperato.

mercoledì 22 ottobre 2014

Il Giovane Favoloso Trailer Ufficiale (2014) - Elio Germano, Isabella Ra...


Antonia Pozzi - Ma noi siamo come l'erba dei prati.....

(...) Ma noi siamo come l'erba dei prati
che sente sopra sé passare il vento
e tutta canta nel vento
e sempre vive nel vento,
eppure non sa così crescere...
da fermare quel volo supremo
né balzare su dalla terra
per annegarsi in lui.


Alda Merini - Non voglio dimenticarti, amore....

Non voglio dimenticarti, amore,
nè accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza...
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato
ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un'ascia di ricordi.


martedì 21 ottobre 2014

William Faulkner -" Mentre morivo"

Anche lui aveva una parola.
Amore, lo chiamava.
Ma era da un pezzo che avevo fatto l’abitudine alle parole. Sapevo benissimo che quella parola era come tutte le altre: semplicemente una forma per riempire un vuoto; che quando fosse venuto il momento, non ci sarebbe stato bisogno di una parola, per quello, più che per l'orgoglio o per la paura.
__ William Faulkner - "Mentre morivo" __

Anne Sexton - Il Bacio

La bocca mi fiorisce come taglio.
Maltrattata tutto l'anno in lunghe
notti fatte soltanto di gomiti callosi
e delicate scatole di Kleenex che dicono piangi,
piangi; stupida bambina!...
Prima il mio corpo era inutile.
Ora si strappa ai quattro angoli.
Strappa via gli indumenti della vecchia Maria, nodo dopo nodo
e guarda - Ora è colpito in pieno da questi dardi elettrici.
Zac! Una resurrezione!
Una volta era una barca, piuttosto legnosa
e senza impegno, senza acqua salata
e bisognosa di qualche ritocco. Non era altro
che un mucchio di tavole. Ma tu l'hai attrezzata, l'hai issata.
Tu l'hai scelta.
I miei nervi sono tirati. Come strumenti musicali
li ascolto. Là dove era silenzio
i tamburi e gli archi senza tregua continuano a suonare.
Il merito è tuo.
Genialità pura all'opera. Caro, il compositore è caduto
nel fuoco

lunedì 20 ottobre 2014

Alda Merini - Mi son confusa...

Mi son confusa
in una trama
piena zeppa di addii,
dal più povero al più ricco
poi tutti hanno detto...
che mangiavo male
e dormivo peggio.
Ma tutti ancora vengono da me
a elemosinare parole di lune
che portino fortuna
a tutto il mondo,
e specialmente alle loro tasche.
Alda Merini

sabato 18 ottobre 2014

Alda Merini - Spesso io penso a quante cose fanno gli uomini....

Spesso io penso a quante cose fanno gli uomini
anche quando abbattono un albero,
nessuno ha mai sentito
i gemiti di una pianta che cade.
Eppure l'albero urla, grida, ...
il fiore grida, la mente umana grida.
Vorrei chiederti perchè l'hai fatto
ma non è questo che ha importanza
perchè la vita è fatta così
piena di tormenti e di angosce.
Tu mi hai resa donna,
prima ero ancorata ai tuoi spasimi,
adesso che non ho più radici
cammino libera con le mie sole gambe.
 


Alda Merini - cosi si diventa eterni.....

... così si diventa eterni.. vestendo la propria carne di miseria..
e tenendo per sé quella conoscenza dell amore.. che è data solamente ai santi e ai profeti ...
Alda

"Emily Dickinson" - Fammi un quadro del sole.....

Fammi
un quadro
del sole
che l'appenda
in stanza
e possa...
fingere
di scaldarmi
mentre
gli altri lo
chiamano
giorno...

"Emily Dickinson"

giovedì 16 ottobre 2014

Wislawa Szymborska - "Al mio cuore, di domenica"

Ti ringrazio, cuore mio:
non ciondoli, ti dai da fare
senza lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.
...
Hai settanta meriti al minuto.
Ogni tua sistole
è come spingere una barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.
Ti ringrazio, cuore mio:
volta per volta
mi estrai dal tutto,
separata anche nel sonno.
Badi che sognando non trapassi in quel volo,
nel volo
per cui non occorrono le ali.
Ti ringrazio, cuore mio:
mi sono svegliata di nuovo
e benché sia domenica,
giorno di riposo,
sotto le costole
continua il solito viavai prefestivo.
"Al mio cuore, di domenica" di Wislawa Szymborska

Marguerite Duras - L'amore insensato che provo per lui ....

L'amore insensato che provo per lui rimane per me un insondabile mistero.
Non so perché lo amassi al punto di voler morire della sua morte.Ero lontana da lui da dieci anni quando è successo e pensavo a lui solo di rado.Come se lo amassi per sempre e niente di nuovo potesse succedere a questo amore.Avevo dimenticato la morte.

Gianrico Carofiglio "Il bordo vertiginoso delle cose"

Gianrico Carofiglio
"Il bordo vertiginoso delle cose"
"Tutta questa vita che finisce, una mattina o una sera, normali come le altre, Finisce, e ti ritrovi ad averla sempre scansata. Finisce con le scintille che si disperdono nell'aria, senza accendere un fuoco e senza lasciare traccia".
Questa frase è la summa di questo ennesimo romanzo di Carofiglio che ho appena terminato di leggere.
Il titolo prende il nome da una citazione di Robert Browning:
"A noi preme soltanto il bordo vertiginoso delle cose"
e indica le vite in bilico, vite in bilico tra presente e passato. Un passato difficile, scomodo, un passato che giunge improvvisamente lasciando solchi profondi, un passato con il quale fare i conti, perché arriva un momento in cui il passato si fa ingombrante e bisogna affrontarlo per diventare gli uomini di domani.
Carofiglio analizza, con dolcezza e violenza, grazia e brutalità, l'animo umano, le sue fragilità, i suoi bisogni, perché il passato diventi un compagno di viaggio e non un nemico dal quale fuggire, rischiando di rimanerne intrappolati e imprigionati, guardando al futuro con occhio benevolo.
"Chissà cosa succede poi, dopo aver parlato.
Dopo l'ultima pagina, quando il romanzo finisce".

(Jacques Prévert - "Questo amore", in: "Parole", 1946)

"Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo...
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino nel buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura agli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
È tuo
È mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io l'ascolto tremante
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Resta là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Resta là
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare freddi
Sempre molto più lontano
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci"

 

martedì 14 ottobre 2014

Anaïs Nin - Uno vive così, protetto, in un mondo delicato e crede di vivere.

Uno vive così, protetto, in un mondo delicato
e crede di vivere.
Poi legge un libro per esempio, o fa un viaggio
scopre che non sta vivendo, che è ibernato.
I sintomi dell’ibernazione sono facili da individuare:...
Primo: inquietudine
Secondo (quando l’ibernazione diventa pericolosa e può degenerare nella morte):
assenza di piacere.
Questo è tutto.
Sembra una malattia innocua.
Monotonia, noia, morte.
Milioni di uomini vivono in questo modo
o muoiono in questo modo, senza saperlo.
Lavorano negli uffici. Guidano una macchina.
Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini.
Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro
una canzone, che li sveglia
salvandoli dalla morte.


Miranda Galati - E quasi ad esorcizzare quel silenzio......





E quasi ad esorcizzare quel silenzio
che solo un fruscio di sipario avrebbe turbato

avanzò di un passo
e un'altro...
e un'altro ancora

Nessuna orma a scalfire la scena
Nessun maggiordomo a fare un inchino

Qualcuno tossì
o forse era un applauso
o forse solo un addio
o quella ruga spietata sul viso
Si chiese quanto tempo restasse
quanto olio occorresse a riempire la lampada
che l'avrebbe svelato in quell'ultimo atto

E urlava e urlava
tutto il dissenso per la vita persa
nel solo ruolo che lo vedeva giovane
Dov'era il pubblico
quando l'ardore lo possedeva
quante distanze tra lui e i ricordi?
Lo specchio offese la maschera nel suo riflesso
nascondendo l'ultima recita della paura

Miranda Galati

lunedì 13 ottobre 2014

Alda Merini - Perché amo gli animali?

Perché amo gli animali?
Perché io sono uno di loro.
Perché io sono la cifra indecifrabile dell'erba,
il panico del cervo che scappa,
sono il tuo oceano grande
e sono il più piccolo degli insetti.
E conosco tutte le tue creature:
sono perfette in questo amore
che corre sulla terra
per arrivare a te.

sabato 11 ottobre 2014

-Maria Pawlikowska- La précieuse

La précieuse
Ti vedo avvolta nella pelliccia
incerta di fronte ad una pozzanghera
con il pechinese in braccio, l'ombrello e una rosa......
E come potrai mai fare un passo nell'infinito?


Sandro Veronesi - da Caos Calmo -

Ricordati bene quello che ti dico: tu non sei sola, finché ci sono io. Tu puoi contare su di me, sempre. Non sto scherzando, ascolta: mi puoi chiamare anche nel cuore della notte se ti svegli con la paura dei satanisti, dei vampiri, degli zombi: io ti proteggerò. Non farò mai più lo spiritoso. E quando ti sentirai perduta, debole. Brutta, sola e disperata, non dovrai fare altro che chiamarmi; io verrò e ti racconterò di come tutti gli uomini che ti vedevano, quando ti ho cono...sciuta, s'innamorassero ti te all'istante, zac, fulminati; ti mostrerò quella famosa foto davanti a Krizia e poi ti porterò allo specchio e ti obbligherò a constatare che sei ancora bella come allora, prodigiosamente bella, oserei dire, perché sembra che per te il tempo non sia passato. E se ti si romperà la lavatrice, la macchina, il computer, il telefonino, e ti sentirai morire alla sola idea di consumare energie per ripararli non ti preoccupare: chiama me, e ci penserò io. Avrò cura di te in qualunque momento tu ne abbia bisogno, ogni giorno dell'anno. Ogni anno che verrà fino a quando incontrerai un uomo meraviglioso che ti amerà profondamente per il resto della tua vita, e allora lo farà lui molto meglio di me.
"Caos calmo" Sandro Veronesi