martedì 28 ottobre 2014

Alda Merini - Sono stata sorpresa mentre rubavo la vita....

sono stata sorpresa
mentre rubavo la vita,
buttata fuori
dal mio desiderio d’amore.
Io come voi...
non sono stata ascoltata
e ho visto le sbarre del silenzio
crescermi intorno e strapparmi i capelli.
Io come voi
ho pianto, ho riso e ho sperato.

mercoledì 22 ottobre 2014

Il Giovane Favoloso Trailer Ufficiale (2014) - Elio Germano, Isabella Ra...


Antonia Pozzi - Ma noi siamo come l'erba dei prati.....

(...) Ma noi siamo come l'erba dei prati
che sente sopra sé passare il vento
e tutta canta nel vento
e sempre vive nel vento,
eppure non sa così crescere...
da fermare quel volo supremo
né balzare su dalla terra
per annegarsi in lui.


Alda Merini - Non voglio dimenticarti, amore....

Non voglio dimenticarti, amore,
nè accendere altre poesie:
ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce,
la poesia ti domanda
e bastava una inutile carezza...
a capovolgere il mondo.
La strega segreta che ci ha guardato
ha carpito la nudità del terrore,
quella che prende tutti gli amanti
raccolti dentro un'ascia di ricordi.


martedì 21 ottobre 2014

William Faulkner -" Mentre morivo"

Anche lui aveva una parola.
Amore, lo chiamava.
Ma era da un pezzo che avevo fatto l’abitudine alle parole. Sapevo benissimo che quella parola era come tutte le altre: semplicemente una forma per riempire un vuoto; che quando fosse venuto il momento, non ci sarebbe stato bisogno di una parola, per quello, più che per l'orgoglio o per la paura.
__ William Faulkner - "Mentre morivo" __

Anne Sexton - Il Bacio

La bocca mi fiorisce come taglio.
Maltrattata tutto l'anno in lunghe
notti fatte soltanto di gomiti callosi
e delicate scatole di Kleenex che dicono piangi,
piangi; stupida bambina!...
Prima il mio corpo era inutile.
Ora si strappa ai quattro angoli.
Strappa via gli indumenti della vecchia Maria, nodo dopo nodo
e guarda - Ora è colpito in pieno da questi dardi elettrici.
Zac! Una resurrezione!
Una volta era una barca, piuttosto legnosa
e senza impegno, senza acqua salata
e bisognosa di qualche ritocco. Non era altro
che un mucchio di tavole. Ma tu l'hai attrezzata, l'hai issata.
Tu l'hai scelta.
I miei nervi sono tirati. Come strumenti musicali
li ascolto. Là dove era silenzio
i tamburi e gli archi senza tregua continuano a suonare.
Il merito è tuo.
Genialità pura all'opera. Caro, il compositore è caduto
nel fuoco

lunedì 20 ottobre 2014

Alda Merini - Mi son confusa...

Mi son confusa
in una trama
piena zeppa di addii,
dal più povero al più ricco
poi tutti hanno detto...
che mangiavo male
e dormivo peggio.
Ma tutti ancora vengono da me
a elemosinare parole di lune
che portino fortuna
a tutto il mondo,
e specialmente alle loro tasche.
Alda Merini

sabato 18 ottobre 2014

Alda Merini - Spesso io penso a quante cose fanno gli uomini....

Spesso io penso a quante cose fanno gli uomini
anche quando abbattono un albero,
nessuno ha mai sentito
i gemiti di una pianta che cade.
Eppure l'albero urla, grida, ...
il fiore grida, la mente umana grida.
Vorrei chiederti perchè l'hai fatto
ma non è questo che ha importanza
perchè la vita è fatta così
piena di tormenti e di angosce.
Tu mi hai resa donna,
prima ero ancorata ai tuoi spasimi,
adesso che non ho più radici
cammino libera con le mie sole gambe.
 


Alda Merini - cosi si diventa eterni.....

... così si diventa eterni.. vestendo la propria carne di miseria..
e tenendo per sé quella conoscenza dell amore.. che è data solamente ai santi e ai profeti ...
Alda

"Emily Dickinson" - Fammi un quadro del sole.....

Fammi
un quadro
del sole
che l'appenda
in stanza
e possa...
fingere
di scaldarmi
mentre
gli altri lo
chiamano
giorno...

"Emily Dickinson"

giovedì 16 ottobre 2014

Wislawa Szymborska - "Al mio cuore, di domenica"

Ti ringrazio, cuore mio:
non ciondoli, ti dai da fare
senza lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.
...
Hai settanta meriti al minuto.
Ogni tua sistole
è come spingere una barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.
Ti ringrazio, cuore mio:
volta per volta
mi estrai dal tutto,
separata anche nel sonno.
Badi che sognando non trapassi in quel volo,
nel volo
per cui non occorrono le ali.
Ti ringrazio, cuore mio:
mi sono svegliata di nuovo
e benché sia domenica,
giorno di riposo,
sotto le costole
continua il solito viavai prefestivo.
"Al mio cuore, di domenica" di Wislawa Szymborska

Marguerite Duras - L'amore insensato che provo per lui ....

L'amore insensato che provo per lui rimane per me un insondabile mistero.
Non so perché lo amassi al punto di voler morire della sua morte.Ero lontana da lui da dieci anni quando è successo e pensavo a lui solo di rado.Come se lo amassi per sempre e niente di nuovo potesse succedere a questo amore.Avevo dimenticato la morte.

Gianrico Carofiglio "Il bordo vertiginoso delle cose"

Gianrico Carofiglio
"Il bordo vertiginoso delle cose"
"Tutta questa vita che finisce, una mattina o una sera, normali come le altre, Finisce, e ti ritrovi ad averla sempre scansata. Finisce con le scintille che si disperdono nell'aria, senza accendere un fuoco e senza lasciare traccia".
Questa frase è la summa di questo ennesimo romanzo di Carofiglio che ho appena terminato di leggere.
Il titolo prende il nome da una citazione di Robert Browning:
"A noi preme soltanto il bordo vertiginoso delle cose"
e indica le vite in bilico, vite in bilico tra presente e passato. Un passato difficile, scomodo, un passato che giunge improvvisamente lasciando solchi profondi, un passato con il quale fare i conti, perché arriva un momento in cui il passato si fa ingombrante e bisogna affrontarlo per diventare gli uomini di domani.
Carofiglio analizza, con dolcezza e violenza, grazia e brutalità, l'animo umano, le sue fragilità, i suoi bisogni, perché il passato diventi un compagno di viaggio e non un nemico dal quale fuggire, rischiando di rimanerne intrappolati e imprigionati, guardando al futuro con occhio benevolo.
"Chissà cosa succede poi, dopo aver parlato.
Dopo l'ultima pagina, quando il romanzo finisce".

(Jacques Prévert - "Questo amore", in: "Parole", 1946)

"Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo...
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino nel buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura agli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
È tuo
È mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io l'ascolto tremante
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Resta là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Resta là
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare freddi
Sempre molto più lontano
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci"

 

martedì 14 ottobre 2014

Anaïs Nin - Uno vive così, protetto, in un mondo delicato e crede di vivere.

Uno vive così, protetto, in un mondo delicato
e crede di vivere.
Poi legge un libro per esempio, o fa un viaggio
scopre che non sta vivendo, che è ibernato.
I sintomi dell’ibernazione sono facili da individuare:...
Primo: inquietudine
Secondo (quando l’ibernazione diventa pericolosa e può degenerare nella morte):
assenza di piacere.
Questo è tutto.
Sembra una malattia innocua.
Monotonia, noia, morte.
Milioni di uomini vivono in questo modo
o muoiono in questo modo, senza saperlo.
Lavorano negli uffici. Guidano una macchina.
Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini.
Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro
una canzone, che li sveglia
salvandoli dalla morte.


Miranda Galati - E quasi ad esorcizzare quel silenzio......





E quasi ad esorcizzare quel silenzio
che solo un fruscio di sipario avrebbe turbato

avanzò di un passo
e un'altro...
e un'altro ancora

Nessuna orma a scalfire la scena
Nessun maggiordomo a fare un inchino

Qualcuno tossì
o forse era un applauso
o forse solo un addio
o quella ruga spietata sul viso
Si chiese quanto tempo restasse
quanto olio occorresse a riempire la lampada
che l'avrebbe svelato in quell'ultimo atto

E urlava e urlava
tutto il dissenso per la vita persa
nel solo ruolo che lo vedeva giovane
Dov'era il pubblico
quando l'ardore lo possedeva
quante distanze tra lui e i ricordi?
Lo specchio offese la maschera nel suo riflesso
nascondendo l'ultima recita della paura

Miranda Galati

lunedì 13 ottobre 2014

Alda Merini - Perché amo gli animali?

Perché amo gli animali?
Perché io sono uno di loro.
Perché io sono la cifra indecifrabile dell'erba,
il panico del cervo che scappa,
sono il tuo oceano grande
e sono il più piccolo degli insetti.
E conosco tutte le tue creature:
sono perfette in questo amore
che corre sulla terra
per arrivare a te.

sabato 11 ottobre 2014

-Maria Pawlikowska- La précieuse

La précieuse
Ti vedo avvolta nella pelliccia
incerta di fronte ad una pozzanghera
con il pechinese in braccio, l'ombrello e una rosa......
E come potrai mai fare un passo nell'infinito?


Sandro Veronesi - da Caos Calmo -

Ricordati bene quello che ti dico: tu non sei sola, finché ci sono io. Tu puoi contare su di me, sempre. Non sto scherzando, ascolta: mi puoi chiamare anche nel cuore della notte se ti svegli con la paura dei satanisti, dei vampiri, degli zombi: io ti proteggerò. Non farò mai più lo spiritoso. E quando ti sentirai perduta, debole. Brutta, sola e disperata, non dovrai fare altro che chiamarmi; io verrò e ti racconterò di come tutti gli uomini che ti vedevano, quando ti ho cono...sciuta, s'innamorassero ti te all'istante, zac, fulminati; ti mostrerò quella famosa foto davanti a Krizia e poi ti porterò allo specchio e ti obbligherò a constatare che sei ancora bella come allora, prodigiosamente bella, oserei dire, perché sembra che per te il tempo non sia passato. E se ti si romperà la lavatrice, la macchina, il computer, il telefonino, e ti sentirai morire alla sola idea di consumare energie per ripararli non ti preoccupare: chiama me, e ci penserò io. Avrò cura di te in qualunque momento tu ne abbia bisogno, ogni giorno dell'anno. Ogni anno che verrà fino a quando incontrerai un uomo meraviglioso che ti amerà profondamente per il resto della tua vita, e allora lo farà lui molto meglio di me.
"Caos calmo" Sandro Veronesi

venerdì 10 ottobre 2014

Maggie Stiefvater -

Il problema era che,
ormai, lui mi era entrato sottopelle.
Maggie Stiefvater

[Jaime Sabines - Quelli che amano aspettano,.....

Quelli che amano aspettano,
non aspettano nulla, ma aspettano.
Sapendo che non troveranno mai.
...
L'amore è la proroga perpetua,
sempre il passo seguente, l'altro, l'altro.
A volte gli arriva un odore a terra appena nata,
a donne che dormono con la mano nel sesso, compiaciute,
a ruscelli d'acqua tenera e cucine.
Quelli che amano cantano tra le labbra
una canzone mai imparata,
e se ne vanno piangendo,
piangendo la bella vita

giovedì 9 ottobre 2014

Vincenzo Cardarelli - Non so dove i gabbiani abbiano il nido.....

Non so dove i gabbiani abbiano il nido
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete
la gran quiete marina
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

Alda Merini... - Io sono una cantante libera.....

Io sono una cantante libera,
sono un’entusiasta del pensiero,
mi inerpico su teneri arboscelli
e dico che sono alberi grandi.
Patisco di questi abbagli dolcissimi,...
patisco di questi abbagli
ma poiché sono imprecisa
gravito sempre verso il dubbio
sulla santità di Caino.
 

mercoledì 8 ottobre 2014

Sylvia Plath, Diari....

Fammi essere forte, forte di sonno e di intelligenza e forte di ossa e fibra; fammi imparare, attraverso questa disperazione, a distribuirmi: a sapere dove e a chi dare: a riempire i brevi momenti e le chiacchiere casuali di quell’infuso speciale di devozione e amore che sono le nostre epifanie. A non essere amara. Risparmiamelo il finale, quel finale acido citrico aspro che scorre nelle vene delle donne in gamba e sole.

Julio Cortázar, Il gioco del mondo Rayuela

Tocco la tua bocca, con un dito tocco l'orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di ca...pire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna.
Mi guardi, mi guardi da vicino, ogni volta più da vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano tepidamente, mordendosi con le labbra, appoggiando appena la lingua sui denti, giocando nei loro recinti dove un'aria pesante va e viene con un profumo vecchio e un silenzio.
Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c'è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell'acqua.

Negramaro - Sei.....

Ehi vuoi parlarmi
di quando avevi un'altra faccia
e andavi verso lei e non pensavi
che da quell'attimo saresti stato quel che sei

Tu sei non sei più quel che eri un tempo
e ora sei quel che c'è
di diverso da me

E pensare a quanto tradirono tutti quei baci
che tolsero via dalle bocche le frasi
che avremmo voluto gridare
per convincerci che
di amarci noi non ne saremmo mai stati capaci
e allora tu spiegami dei nostri baci
il senso e se un senso lo trovi
dimmi almeno qual è
dimmi se c'è...

Ehi vuoi ascoltarmi
ho ancora altre facce da indossare tu chi sei,
non mi assomigli tra quelle che ho cucito
e non ricordo più chi sei
tu sei non sei più quel che eri un tempo
e ora sei quel che c'è
di diverso da me

E pensare che quando rapirono tutti i pensieri
quei baci bugiardi sembravano veri
e intanto impedivano a noi di convincerci che
non avremmo mai visto la fine di tutti quei baci
perché senza fine li avremmo rubati
di questo che tu ora mi dai l'inizio qual è?

Ehi quello che vedo sei
un riflesso che non m'appartiene
non mi riconosco
tu, specchio, sai dirmi almeno chi sei?
quello che vedo sei...
sulla bocca assaporo i tuoi baci
negli occhi rivedo i tuoi occhi e capisco finalmente chi sei

E pensare che quando tradito da tutti quei baci
non mi resi conto di quanto restassi
negli occhi, sul viso, nell'aria
c'è una parte di te
e ho capito che se mi rifletto guardandomi il viso
non mi riconosco
ma poi un bel sorriso mi taglia la faccia e mi dico sono identico a te

Ehi vuoi cambiarmi...

Negramaro - Mi manchi

lo sento
sto perdendo
la pazienza
ho i nervi tesi e
basta
sulla faccia
non c'e' traccia
della tua risata
stanca
il tuo modo
di viaggiare
tra le righe senza
sosta
e mi scoppia
gia' la testa
e non hai aperto
bocca
resta chiusa
non parlare
non le dire
che anche il sole
va a morire
ogni notte
che scompare
nel bicchiere
da versare
io non ho
parole nuove
solo voglia
di aspettare
per riuscire a sentire ancora

che tu mi manchi
se mi manchi
sara' perche'
non ho piu' stemmi da lustrare
io non ho
sara' perche'
non ho piu' facce da dimenticare
se tu mi manchi
se mi manchi
sara' come
morire

lo sento
sto perdendo
l'alta quota
volo basso e non c'e'
vento
che mi spinga
verso il sole
per sentirlo respirare
quanto basti
per tornare
a far finta di
morire
ancora un giorno
e poi un altro
e un altro ancora
e ancora
manchi
come l'aria
e manchi
come il sale
e manchi
prima al cuore
poi alle mani
e poi al mio dolore
senz'avere
piu' parole
da versare
solo sete
da calmare
solo voglia
di sapere e sentire
ancora
ancora

che mi manchi
se mi manchi
sara' perche'
non ho piu' stemmi da lustrare
io non ho
sara' perche'
non ho piu' facce da dimenticare
se tu mi manchi
se mi manchi
sara' perche'
non ho piu' stemmi da lustrare
io non ho
sara' perche'
non ho piu' facce da dimenticare
io non ho
non ho piu' niente da doverti ricordare
io non ho
piu' giorni da dover scordare
almeno un po'

ho solo stelle da guardare
un cielo nero da riempire
e manchi
se mi manchi
sara' come
morire
morire
morire
morire
morire
morire
morirei...

Negramaro - una storia semplice

Solo ieri era un gioco
dicevi riguardasse me
allora come spieghi il fuoco
che brucia casa e brucia te
ho visto andare tutto in fiamme
la nostra storia e quel che c'è
e tu li ferma sulle gambe
continui a chiedermi, continui a chiedermi, continui a chiedermi perchè

questa non è una storia facile
c'è chi racconta di bugie spalmate sulle bocche asciutte

prova a smettere per poco
del fumo tu non ridere
trovo la faccia e sai che scopro
che non è affatto semplice
spiegarti che ho mandato in fiamme
il nostro mondo le tue bambole
ma tu sorridi e sulle gambe
continui a chiedermi perchè

questa non è una storia facile
c'è chi racconta di bugie spalmate sulle bocche asciutte
questa non è la nostra storia semplice
tra centomila favole si scrive
senza il lieto fine

provo a resistere
e tu non ridere
sapessi farlo ora io sarei tuo complice
soffiando sulle fiamme
non si può spegnere
quello che brucia attorno a noi non è salvabile
l'avessi fatto prima
avremmo il tempo ancora
di rimediare ad ogni sbaglio con un altra storia
una più semplice
una più facile
ma non è colpa mia se per noi questo è vivere

questa non è una storia facile
non ho più voglia di bugie spalmate sulle bocche asciutte
questa non è la nostra storia semplice
tra centomila favole si scrive
senza più il lieto fine
cerchi il lieto fine
adesso scrivi fine

William Shakespeare - Mentono i versi che una volta ho scritto,.....

Mentono i versi che una volta ho scritto,
dissi:"Di più non ti potrei amare";
ma all'intelletto era allora incredibile
ch'io, sì colmo, avvampassi ancor più chi...aro.
Guardando al tempo, che in vicende a mille
scongiunge i voti e muta legge ai re,
scurisce la beltà sacra, i più fini
stempra, i forti nel suo flusso traveste;
ah del tempo implacato nel timore
come non dirti: "Ora t'amo nel culmine"
quando l'incerto m'era certo e l'oggi
incoronavo, del futuro in dubbio?
E' un bimbo Amore, non dire dovevo,
lasciar pienezza a quel che ancora cresce.
 

Nazim Hikmet - Prima che bruci Parigi .....

"Finché ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finché ancora tempo, mio amore
finché il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio...
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine."


Alda Merini - E poi ci sono le Donne Donne........

Ci sono donne.
E poi ci sono le Donne Donne.
E quelle non devi provare a capirle,
...
perchè sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle,
e non devi dare loro il tempo di pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio che toglie il fiato,
quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola,
una soltanto a bassa, bassissima voce.
Perchè si vergognano delle proprie debolezze e,
dopo averle raccontate si tormentano -
in una agonia lenta e silenziosa -
al pensiero che, scoprendo il fianco,
e mostrandosi umane e fragili
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi
ed i tuoi passi allontanarsi.
Perciò prendile e amale.
Amale vestite,
che a spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco,
perchè non sai quanto gli occhi di una donna
possono trovare scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate,
un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno:
sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo,
sapranno amare te come nessuna prima di loro

lunedì 6 ottobre 2014

Nazim Hikmet - Amo in te .....

“Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane...
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
Amo in te l’impossibile
ma non la disperazione.”

Poesie di Nazim Hikmet

JUAN GUSTAVO COBO BORDA - IL SANGUE E IL RITO

IL SANGUE E IL RITO
Lasciami sprofondare,
per la terza volta,
nella scura grotta
dove giaci incatenata
al ciclo della luna.
Da lì ritorni,
con un anello al dito;
nella tua aura,
l’orgoglio della carne riconoscente.
Antico mareggio
che risale con i suoi sapori
di limone e zolfo,
Venere consapevole,
apre il suo santuario
alla pioggia dorata che la feconda.

Sarò fedele

SARÒ FEDELE
non a quello che a volte sento
e magari mi inganno
non a quello che a volte senti
e forse è vero
sarò fedele
non ai tuoi dubbi
sinceri come lo schifo
non a questa sconfitta
che è di entrambi
sarò fedele
non a quello che dico
o cancello
sarò fedele soltanto
bosco di mirra / collina d’incenso
al tuo corpo
nel mio corpo.


JUAN GUSTAVO COBO BORDA - TRE ANNI DOPO

TRE ANNI DOPO
Mi manca ancora tanto per sapere di te,
ancora ignoro tutto,
perché il bacio è un’altra forma di interrogarti.
Per questo, man mano che il desiderio
diventa sogno,
soffio sul tuo volto
affinché gli occhi, aprendosi,
riconoscano in questa freschezza insospettata
la loro confidenza più intima.
Ancora mi manca tanto per sapere di te,
ancora ignoro tutto,
ma questa luce che ti disegna,
mentre cammini nuda nella stanza,
e ti fissa nel suo ocra dorato,
è già sufficiente, e mi basta.

JUAN GUSTAVO COBO BORDA - PREGHIERA

PREGHIERA
la tua pelle
la saggezza della tua pelle
recondita freschezza
la malattia della tua pelle
antidoto
risurrezione umida
le parole della tua pelle
rauca grave e oscura
il territorio della tua pelle
sconosciuta
la tua pelle leggiadra
precisa pelle
le cicatrici
e il pianto della tua pelle
mogano
la pelle più segreta
il miraggio della tua pelle
risvegliata tortura
la pietà generosa
della tua pelle
sensibile
i nervi della tua pelle
fino a dire basta
fino a riempire la stanza
invadere la città
coprire tutto quello che
guardo
         vedo
tocco.

venerdì 3 ottobre 2014

Alda Merini - Quando di notte sogno.....

Quando di notte sogno
e sono stravolta dal desiderio
e ti odio e di amo,
quando dico ai vicini di casa
che qualcuno nella notte mi seduce
e poi mi abbandona
e quando mi deridono perché
non vedono niente,
loro non sanno che parlo di te,
ma ciò che è accaduto qui tra queste mura
che ad altri appaiono disordinate e inferme
lo sappiamo soltanto io e te.
Ma io non lo dirò,
anche perché non vale la pena affermare
una religione
che ha già conquistato il mondo.

giovedì 2 ottobre 2014

F. Kafka - Gli buttò le braccia al collo.....

Gli buttò le braccia al collo
levandogli quasi il respiro
E mentre lo pregava di spogliarla,
...
era lei che spogliava lui
e lo coricava poi nel letto,
come se non volesse mai più
cederlo ad altri,
e volesse invece carezzarlo
fino alla fine del mondo

Saffo - Prendi il mio cuore.....

Prendi il mio cuore
e portalo lontano,
dove nessuno ci conosce,
dove il tempo non esiste,
dove possiamo incontrarci,...
senza età e ricordi,
senza passato.

 

Elizabeth Barrett Browning - Se devi amarmi, per null'altro sia......

Se devi amarmi, per null'altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
t'amo per il sorriso,
per lo sguardo,...
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno.
Queste son tutte cose
che possono mutare, amato,
in sé o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore amami e per sempre, per l'eternità.


mercoledì 1 ottobre 2014

Viva la Vida" - Pino Cacucci - Frida Kahlo

Sono carne e spirito delle Americhe, sono meticcia, sono figlia di una figlia di una figlia nata dallo stupro dei guerrieri avidi d'oro, perché i Conquistatori non si portarono donne al seguito e violando la carne delle indigene diedero origine a ciò che siamo: non fu vittoria, non fu sconfitta, fu la dolorosa nascita della civiltà meticcia, fusione inestricabile di passato che non passa, memoria ...che non si spegne, vita che nasce dalla morte e morte che da la vita...

Frida Kahlo - Viva la Vita- di Pino Cacucci

" Diego è come la mia vita: un lento avvelenamento senza fine, tra gioie di sublime intensità e abissi di angosciosa disperazione.
Eppure... amo la vita quanto amo Diego. E a volte, confondo l'odio per questa vita d'inferno con l'odio per Diego che mi trascina all'inferno e poi mi aiuta a uscirne. Lui mi ha ridato la forza per superare l'angoscia e nell'angoscia mi ha risprofondato mille volte. Ma so che l'angoscia è dentro di me: Diego è solo la scintilla che la scatena.
Ogni giorno, ogni notte... Ho amato Diego. L'ho odiato. È stato la causa e l'effetto. Il sole e la luna. Il giorno e la notte.
Diego, la mia vita e la mia morte. La mia malattia, la mia guarigione. La mia coscienza. Il mio delirio. La linfa più dolce, il deserto più desolato. La mia arsura e la mia pioggia. La fede in me stessa e il disprezzo per come mi sono lasciata martoriare senza porre un limite."

Federico Garcia Lorca - Mi hanno portato una conchiglia -

Mi hanno portato una conchiglia
Dentro canta
un mare di carta
il mio cuore...
si riempie d'acqua
con pesciolini
d'ombra e d'argento


Alice Munro - Uscirne Vivi -

Alice Munro
"Uscirne vivi"
"C'era tuttora in lei quella strana spensieratezza, quell'esitazione, quasi fosse un attesa che la sua esistenza prendesse il via".
...
Credo che questa citazione rispecchi alla perfezione il libro e l'intento della Munro.
Il titolo originale "Dear Life" (Cara vita) dà l'esatta dimensione di ciò che rappresentano, raccontano queste storie,, come se ognuno dei personaggi si aggrappasse alla vita e alle sue mille sfaccettature per non perderla, per non lasciarla andare, aggrappandosi ad essa con tutte le forze.
Sono donne che sfuggono alla vita, come in "Ghiaia" uno dei racconti più belli o "Lontano da Maverley" che apre la raccolta. Sono donne che lasciano che la vita le attraversi nel loro ultimo momento, come se scrivere alla vita fosse un modo per tenerla a sé, per non lasciarsela scappare.
Gli ultimi quattro racconti sono la vita della Munro, una vita scandita dalla balia Sadie, dalla madre malata di Parkinson, sono pagine che sono, a detta della stessa autrice, "Le prime e le ultime cose - e le più private - che ho da dire sulla mia vita".

Alda Merini - io amo la semplicita' .....

"Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Perchè lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore."
Alda Merini